
PERUGIA – Vertenza Perugia, ancora tensione tra azienda e sindacati. Continua il braccio di ferro via stampa tra la Nestlé e gli operai della Perugina. Dopo la conferenza delle Rsu di ieri, nella quale si è criticato l’approccio della multinazionale svizzera, la Nestlé ha risposto oggi con un comunicato. “Una volta a regime, lo stabilimento di San Sisto darà lavoro a oltre 600 persone confermandosi fra i maggiori player del mercato del cioccolato in Italia e la fabbrica Nestlé con il maggior numero di addetti nel nostro Paese” si legge nella nota dell’azienda. Secondo il piano firmato con i sindacati, l’azienda avrebbe il preciso impegno di ricollocare almeno il 70% degli esuberi presso aziende terze o presso altre unità del Gruppo Nestlé in Italia. La multinazionale conferma così la sua linea dura: più di 300 persone dovranno andarsene dallo stabilimento di San Sisto. E intanto si è svolto un incontro nella sala del consiglio comunale di Corciano tra gli amministratori dei comuni del Trasimeno, i dipendenti e le Rsu della Perugina, segno di una una vertenza che coinvolge non solo il capoluogo, ma anche tutti i comuni periferici.
Manifestazione L’appuntamento per dare voce ai lavoratori della Perugina è fissato per sabato 7 alle 10 in piazza Matteotti a Perugia. “Vediamo crescere di ora in ora la solidarietà e la volontà di partecipazione alla manifestazione di sabato 7 ottobre, in piazza Matteotti (ore 10) a Perugia, per rimettere il Lavoro al centro – è l’ultimo messaggio inviato dalla Rsu di San Sisto -. Vogliamo una piazza piena, ma anche colorata e festosa. Per questo invitiamo tutti i soggetti che aderiranno e parteciperanno, dalle scuole alle associazioni ai singoli cittadini a portare striscioni, cartelli e bandiere per trasformare piazza Matteotti in una grande moltitudine colorata e rumorosa. Facciamoci vedere, facciamoci sentire, difendiamo il lavoro insieme”.
La Regione “La Regione Umbria pensa al futuro della Perugina”. È quanto affermano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, alla vigilia della mobilitazione. “Perugina – sottolineano – oltre ad essere un marchio di eccellenza del cioccolato made in Italy, è un vero e proprio simbolo di qualità dell’Umbria nel mondo. La storia e il valore di questa fabbrica vanno oltre i fatturati e i bilanci aziendali. Ogni umbro considera questo marchio parte integrante della propria identità regionale. La manifestazione di domani, dunque, a difesa del lavoro e per lo sviluppo, rappresenta – rilevano Marini e Paparelli – un passaggio importante per ribadire come un’intera comunità, fatta di cittadini, forze sociali ed istituzioni, sia vicina ai lavoratori e, al tempo stesso, sia impegnata a ricercare le migliori soluzioni affinché si arrivi al più presto al rispetto degli accordi assunti dalla proprietà nel piano di sviluppo triennale. Ci auguriamo, quindi, che quella di domani – concludono – sia la dimostrazione che l’Umbria è capace di riunirsi intorno ad un obiettivo comune e che, senza distinzioni, si possa dare man forte al progetto di rilancio di questa straordinaria ‘fabbrica del cioccolato’”.
Comune Il Comune di Perugia parteciperà alla manifestazione dei lavoratori della Perugina e invita tutta la cittadinanza “ad essere vicina agli stessi lavoratori, adesso bisogna essere più uniti che mai”.
Trasimeno Oltre 50 i lavoratori della Perugina, soprattutto provenienti dai comuni intorno a Perugia, che giovedì hanno partecipato all’incontro promosso dai sindaci del comprensorio del Trasimeno e Corciano – comune in cui si è tenuto l’incontro – per attestare la vicinanza. “Questa vertenza – hanno spiegato gli organizzatori – non solo tocca profondamente i nostri territori, molte persone che vi lavorano provengono da paesi limitrofi a Perugia, ma ha risvolti importanti per tutta la nostra regione. Se passasse la linea della Nestlé si darebbe un colpo durissimo alla stessa immagine della città di Perugia di cui la fabbrica di San Sisto, e il suo cioccolato, sono il simbolo”. All’incontro, aperto dai saluti del sindaco di Corciano, Cristian Betti, erano presenti i sindaci dei comuni del Trasimeno Riccardo Bardelli, Sergio Batino, Giulio Cherubini, Giacomo Chiodini, Roberto Ferricelli e Fausto Scricciolo e altri assesori di Passignano e Tuoro . Per le sigle sindacali Massimiliano Binacci della Cisl, Daniele Marcaccioli della Uil e Luca Turcheria della Cgil.
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