Le nuove sfide della cooperazione internazionale, l’approfondimento targato Tamat

La Ong perugina ha promosso un incontro tra diverse realtà per "fare rete" e promuovere una nuova modalità di cooperazione "a tutte le latitudini"

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PERUGIA – Inclusione sociale e cooperazione internazionale. Sono questi i temi affrontati durante l’approfondimento di martedì a Perugia, organizzata dalla Ong Tamat, Fondazione Ismu e l’Ufficio per la pastorale dei problemi sociali dell’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve in collaborazione con l’Istituto Serafico di Assisi. “Inclusione e cooperazione internazionale a tutte le latitudini – Dialoghi sul futuro”. Questo il titolo dell’iniziativa, che ha visto anche la partecipazione del cardinale Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia.

Cooperazione in rete Obiettivo dell’evento: favorire un confronto largo e positivo sul futuro dell’inclusione e della cooperazione internazionale ma soprattutto, creare una rete tra le varie realtà che si occupano di cooperazione. La Ong Tamat, a tal proposito, ha già attivato il progetto di agricoltura sociale “Coltiviamo l’Integrazione” realizzato grazie alla diocesi di Perugia che ha messo a disposizione i terreni della struttura di Montemorcino. “Il cardinale Bassetti, che nella sua veste di presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha saputo cogliere il significato profondo di questa nostra ambizione – racconta Simone Foresi project manager di Tamat -, richiamandosi al senso di lavorare in complementarietà ha citato la parabola dei talenti, spiegando che ognuno è chiamato a fare del proprio meglio per fare bene il lavoro di lotta alle ingiustizie e alla povertà, tema che sta tanto a cuore a Papa Francesco e di cui il cardinale è una delle persone più responsabilizzate”.

Cooperare a tutte le latitudini In uno scenario mondiale caratterizzato da fenomeni migratori importanti, la cooperazione internazionale si trova davanti a delle sfide importanti, come spiegato da Simone Foresi ai microfoni di Umbria Radio.