‘Slow way Festival’, ad Assisi il cammino è per tutti

Dal 16 al 19 giugno, la Città Serafica è pronta ad accogliere la Borsa del Turismo Religioso Internazionale. Un evento per promuovere e valorizzare i tanti Cammini esistenti in Italia e all’estero

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'Via di Francesco' ad Assisi uno dei Cammini religiosi dell'Umbria

ASSISI- Il cammino è per tutti, è il tema scelto per l’avvio dello Slow Way Festival, in programma ad Assisi dal 16 al 19 giugno, presso la cornice del Palazzo di Monte Frumentario. Un’intensa quattro giorni organizzata da Rete Assisi Turismo+, con il brand Discover Assisi Convention Bureau, in collaborazione con Rete System Srl e con il patrocinio e la partecipazione della Regione Umbria, del Comune di Assisi, ENIT, Federalberghi Umbria, Fiavet e Sviluppumbria. Un progetto, nato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i tanti Cammini già esistenti in Italia ed all’estero, dalla Via Francigena al Cammino di Santiago di Compostela fino alla Romea Germanica.

Camminare consente di liberare la mente, tenersi in forma, conoscere nuovi territori, conoscere nuove persone. Dall’interesse sempre maggiore per i cammini religiosi e spirituali e per ciò che significano in termini sportivi, culturali e ambientali, tale da divenire un vero e proprio segmento turistico, nasce proprio in Umbria il progetto Slow Way Festival, regione che risulta essere tra le mete più ambite per i camminatori, e in particolare ad Assisi, città della pace, di incontro e del dialogo, un vero e proprio punto di partenza per i cammini d’Italia e del Mondo. Ne è testimonianza anche l’ottimo risultato dell’edizione umbra della Borsa del Turismo Religioso Internazionale, tenutasi nel novembre dello scorso anno nella Città Serafica, che ha visto la partecipazione di molti tour operator italiani e stranieri alla ricerca di un’esperienza autentica. Il turista moderno, infatti, predilige un modo lento (slow) e più introspettivo per scoprire i luoghi, attraverso un contatto diretto con la natura ed entrare in relazione con le persone, condividendo un percorso comune, nella semplicità del cammino.

Ma anche per far emergere gli elementi costitutivi di una domanda turistica che va oltre le motivazioni di fede, intersecando ad essa motivazioni legate alla spiritualità, all’ambiente, alla sostenibilità, alla vacanza attiva, all’arte, alle culture dei luoghi. Il turismo religioso internazionale si articola sia nella sua dimensione pastorale e di fede, con il pellegrinaggio, sia in quella culturale, scegliendo come meta luoghi con una forte connotazione religiosa, ma con motivazioni diverse, riconducibili all’arte, alla cultura, alla spiritualità, all’etica sociale. Nel mondo esistono migliaia di località che rispondono alle esigenze della domanda turistica religiosa, con differenziazioni territoriali, motivazionali, storiche, artistiche, culturali e con una offerta sempre più globale, interconnessa, strutturata, concorrenziale.

Il tema scelto per la quattro giorni, è quindi Il cammino è per tutti nasce dalle testimonianze dei camminatori. Durante il Festival sono previsti alcuni convegni e tavole rotonde con un focus sui Cammini Europei dal punto di vista della motivazione, non solo con contenuti di fede e con un senso mistico (pellegrinaggio), ma anche per motivi culturali e sociali. Si affronteranno tematiche come l’organizzazione dei percorsi e l’accessibilità dei cammini da parte di tutti, anche di camminatori con disabilità. Tra le varie iniziative, la presentazione della guida turistica dei ristoranti, sul tema dei cammini, pubblicata da La Repubblica e la presentazione dei dati della ricerca del Progetto Atlante.

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