
FOLIGNO- Un raro concerto per Violoncello solo, è quello che vedrà impegnato Luigi Piovano, musicista di fama internazionale, direttore d’orchestra, solista e camerista che vanta collaborazioni con le più importanti istituzioni musicali al Mondo. L’appuntamento, in programma domenica 16 febbraio alle ore 17, presso la cornice dell’Oratorio del Crocifisso, è il secondo concerto della Stagione 2020 degli Amici della Musica di Foligno.
Il primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, proporrà un recital dedicato ad un percorso che da Bach giungerà a noi, alla musica che fu proprio suo padre, Antonio Piovano, compositore e pianista, a scrivere per lui. Dopo l’apertura sulle prime due delle sei Suites di Johann Sebastian Bach, autentica summa del repertorio per violoncello solo, la musica approderà ai Tre pezzi per violoncello di Piovano padre. Fino all’ultima parte del concerto, con una commistione originale tra musica e poesia, attraverso l’esecuzione de La voce, opera sperimentale dell’olandese Louis Andriessen, ispirata all’omonima poesia di Cesare Pavese; composta nel 1981 per la statunitense Frances-Marie Uitti, è un brano di grande intensità, in cui l’interprete, nel suonare un violoncello in cui due corde sono accordate all’unisono, deve anche cantare, recitare e bisbigliare mesti versi sulla solitudine di un uomo nel ricordare la sua donna. Un interessante programma, che Luigi Piovano presenterà con il suo violoncello, un prezioso Alessandro Gagliano del 1710.
Dall’età di cinque anni, quando iniziò a studiare musica sotto la guida del padre, la sua parabola artistica è stata quella di un talento in grande ascesa. Diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, si è anche diplomato in violoncello e musica da camera al Conservatorio Europeo di Parigi. Segue una carriera luminosissima alla guida di importanti formazioni cameristiche, oltre ad essere scelto nel 1999 da Maurizio Pollini per il progetto dedicato al grande pianista organizzato dal Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Ha suonato e suona come solista con prestigiose orchestre (Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal) collaborando con altettanto celebri direttori, oltre che in duo con Antonio Pappano. Molti i premi e le incisioni per le più prestigiose etichette. Dal 2013 è alla testa degli archi dell’Accademia di Santa Cecilia, con i quali ha pubblicato sei CD.
Enrico Tribbioli
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