Umbria Jazz Winter presenta il cartellone della 27esima edizione

Dal 28 dicembre al 1 gennaio, ad Orvieto cinque giorni di musica nei luoghi più belli del centro storico. Tra gli ospiti John Scofield assieme all'Umbria Jazz Orchestra con un progetto dedicato ai Beatles

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Il chitarrista John Scofield, atteso protagonista ad Umbria Jazz Winter

ORVIETO- Musica di generi diversi ma sempre di alto livello. Umbria Jazz Winter, conferma la propria formula vincente, con una proposta artistica coniugata attraverso progetti originali e la presenza di musicisti emergenti sulla scena italiana e internazionale. Dal 28 dicembre al 1 gennaio, alcuni dei luoghi più belli e importanti del centro storico di Orvieto sono pronti ad ospitare trenta band, più di centocinquanta musicisti (con una rappresentanza di altissimo livello del jazz italiano), per cinque giorni di musica da mezzogiorno a notte inoltrata. Sono questi i numeri di Umbria Jazz Winter #27.

La proposta musicale di Umbria Jazz Winter punta a tenere insieme due diversi caratteri che riescono a intrecciarsi tra loro in un mix inimitabile. Da un lato, un festival che si rivolge a un pubblico esperto, curioso, interessato ad una musica che richiede impegno e attenzione. Dall’altro, l’atmosfera di festa che contraddistingue il periodo di Capodanno con una colonna sonora divertente, adatta a tutti.

Il Teatro Mancinelli, è la sede dei concerti in prima serata; il Museo Emilio Greco ospita i concerti di mezzogiorno, in un ambiente raccolto e raffinato per le proposte più intriganti; le sale del Palazzo del Capitano del Popolo, sono dedicate agli spazi pomeridiani. E ancora, il Palazzo dei Sette, dove jazz ed enogastronomia, si fonderanno anche in questa edizione in un invitante connubio. Oltre, naturalmente, le vie del Centro Storico dove, come vuole tradizione, risuoneranno le allegre note della street band dei Funk Off.

Centrali i due momenti che da sempre caratterizzano Umbria Jazz Winter. Il primo, la notte che saluta l’arrivo del nuovo anno con i Gran Cenoni di Capodanno e i concerti prima e dopo lo scoccare della mezzanotte.Il secondo, il concerto gospel che segue la Santa Messa per la Pace in Duomo nel pomeriggio del 1 gennaio.

Tra gli ospiti annunciati per questa 27esima edizione, il Trio di Danilo Rea (con Massimo Moriconi al contrabbasso ed Alfredo Golino alla batteria) con un un Tributo alle Canzoni di Mina; l’originale progetto che vedrà assieme il chitarrista John Scofield, l’Umbria Jazz Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia sotto la direzione di Gil Goldstein (con ospiti speciali, Jay Anderson al contrabbasso e Lewis Nash alla batteria), dedicato ai Beatles; il Tributo a Milt Jackson e Bobby Hutcherson, assieme ai vibrafonisti Warren Wolf, Joe Locke e Joel Ross; Paolo Fresu, in versione elettrica assieme al Devil Quartet (con il trombone di Gianluca Petrella e la chitarra di Francesco Diodati) ed acustica in Trio (con Dino Rubino al pianoforte e e Marco Bardoscia al contrabbasso) in omaggio a Chet Baker; il Trio del giovane pianista Isaiah Thompson. Nurtita, come sempre, la presenza del jazz nostrano con, tra gli altri, il sassofonista Rosario Giuliani con il suo nuovo progetto Love In Translation; il Duo fisarmonica e pianoforte Antonello Salis – Simone Zanchini; il pianista folignate Giovanni Guidi; il Quartetto della cantante Greta Panettieri con il sax di Max Ionata; il progetto Modalità Trio (con il clarinetto di Nico Gori, il basso di Massimo Moriconi e la batteria di Ellade Bandini); The House Band, con i sax di Piero Odorici e Daniele Scannapieco, Andrea Pozza al piano, Paolo Benedettini al contrabbasso e Anthony Pinciotti alla batteria). Senza dimenticare, gli statunitensi del Every Praise & Virginia Union Gospel Choir, protagonisti di vari appuntamenti nel corso del Festival e del Concerto e Santa Messa per la Pace nel pomeriggio del 1 gennaio, presso la cornice del Duomo di Orvieto.

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