Todi, un libro rende omaggio alla figura di don Luigi Crispolti

Curato da Marcello Rinaldi, è dedicato al fondatore dell’Opera Pia Istituto Artigianelli Crispolti

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La copertina del volume dedicato a don Luigi Crispolti

TODI- Tre documenti dell’archivio segreto vescovile di Todi sulle vicende dell’Istituto Crispolti tra il 1886 e il 1903, è il titolo del volume dedicato a don Luigi Crispolti fondatore dell’Opera Pia Istituto Artigianelli.

Una struttura, dove il sacerdote raccolse intorno a sé gli orfani per trasformarli in provetti apprendisti in tutti gli ambiti dell’artigianato. E con ciò, diede anche continuità alla grande tradizione degli artisti del legno che dal medioevo si era consolidata nella città di Todi.

Il testo, curato da Marcello Rinaldi, viene pubblicato a Todi, a poco più di un anno dalla trasformazione della storica istituzione in Fondazione Crispolti, come previsto dalle normative regionali al fine di realizzare un sistema integrato di interventi e servizi sociali.  Un testo celebrativo, fortemente voluto dal vescovo di Orvieto-Todi monsignor Benedetto Tuzia, che riguarda la trascrizione di alcuni documenti inediti riferiti al periodo immediatamente successivo alla morte di don Luigi Crispolti, e ad alcune immagini, anche queste inedite, riguardanti il suo ritratto più antico anch’esso andato perduto. Si tratta, di memorie contenute nel Libro delle cronache compilate soprattutto su notizie fornite da un manoscritto di fratel Onesimo Crippa, religioso dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia e dalle quali si apprende, tra l’altro, di un possibile rapporto stretto tra il sacerdote e il futuro Papa Leone XIII.

“La testimonianza di don Luigi Crispolti -sottolinea il vescovo, monsignor Tuzia- pur rimanendo in un contesto paternalista, indicava una carità ben più grande della semplice elemosina, quella della promozione di professionalità e spirito d’iniziativa, in modo tale che gli individui potessero riscattarsi ed impegnarsi in progetti di sviluppo e nuovi stili di vita, divenire cioè autonomi e buoni padri di famiglia”.

Il compito della nuova Fondazione, alla quale si deve la pubblicazione del volume, sarà quello di continuare a tracciare il solco iniziato nel 1847 da don Luigi, e nel mutato contesto economico e culturale, si rivolgerà soprattutto alle nuove povertà, alle cosiddette povertà del mondo digitale, come del resto la sua storia più recente ha già segnato.

“Facciamo grata memoria del sacerdote Luigi Crispolti -scrive il vescovo di Orvieto-Todi monsignor Benedetto Tuzia, nell’introduzione- uomo profetico che ha fatto del servizio agli ultimi, il proprio stile e ragione di vita, educando all’amore dei poveri e alla gioia del servizio. Uomo di fede, cantore dell’accoglienza, operatore di carità, ha segnato con la sua opera, la storia della carità nella città di Todi”.

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