Sangemini, presidio davanti alla prefettura di Terni: “Lavoratori ormai senza prospettive”

I sindacati attaccano la proprietà in vista di un tavolo al Mise: "Dialogo assente ormai da mesi"

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Il sit in davanti alla prefettura di Terni (foto Ansa)

TERNI – Presidio di sindacati di categoria ed rsu della Sangemini, stamani davanti alla prefettura di Terni, in occasione dell’incontro convocato dal prefetto Emilio Dario Sensi, su richiesta delle stesse organizzazioni sindacali, per valutare la situazione dello stabilimento delle acque minerali. Ad organizzare il sit in sono state le segreterie locali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, preoccupate per il futuro dei siti di San Gemini e Acquasparta, di fronte “all’assenza di dialogo, ormai da mesi, con la proprietà”. I rappresentanti delle tre sigle – rispettivamente Paolo Sciaboletta, Simone Dezi e Fabio Benedetti – hanno sottolineato che “l’attività produttiva va avanti molto lentamente a causa della mancanza di materie prime” e che “dalla prossima settimana mancheranno prospettive”. “In fabbrica – hanno aggiunto – c’è un clima incandescente, i lavoratori hanno già dato tutto, anche attraverso la cassa integrazione, per avere un futuro accettabile e un rilancio, ma nulla di quanto promesso è avvenuto”. Per questo viene ritenuta “fondamentale” la convocazione di un tavolo al ministero dello Sviluppo economico “per capire se questa proprietà è ancora in grado di gestire il gruppo”. “Ma confidiamo anche nell’apporto della Regione – hanno concluso i sindacalisti – proprietaria e garante delle concessioni. Tenteremo tutti i percorsi istituzionali per avere visibilità ampia”. L’impegno del prefetto Sensi – in base a quanto si è appreso da fonti sindacali al termine della riunione – è stato quello di contattare la proprietà per portarla al tavolo delle organizzazioni sindacali.