Operazione antidroga a Perugia, 18 denunce e 12 misure cautelari

Smantellato un giro di spaccio nel centro storico: marijuana e hashish acquistate a Roma e trasportate con bus e treni notturni

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PERUGIA – Maxi operazione anti droga a Perugia: dodici indagati, ritenuti indiziati di un traffico di sostanze stupefacenti radicato a Perugia, che venivano acquistate a Roma e rivendute nel capoluogo umbro.

Spaccio tra Roma e Perugia Le indagini della sezione antidroga della polizia di Perugia, hanno portato ad accertare l’operatività di un gruppo criminale composto in gran parte da giovani stranieri africani, richiedenti di protezione internazionale, ma dediti allo spaccio. La marijuana e l’hashish, spacciate in particolare nel centro storico di Perugia, venivano acquistate a Roma e trasportate dagli stessi stranieri, o da giovani corrieri, confusi tra i passeggeri di bus e treni notturni. Tra i corrieri, ricompensati con soldi o dosi di droga, anche giovani italiani, tra cui uno minorenne.

Le indagini Le indagini erano partite nel secondo semestre del 2019, attraverso dei servizi mirati di polizia che monitoravano gli spostamenti dei soggetti sospettati. Il controllo dei passeggeri di autobus e treni, soprattutto notturni, hanno permesso di individuare 9 corrieri, arrestati in flagranza, sorpresi a trasportare la droga, quasi sempre acquistata a Roma e nascosta in borse da viaggio, per un peso complessivo di 16 kg. Da ulteriori accertamenti, è stato possibile inquadrare i rifornimenti e i trasporti di droga da parte di corrieri di origini africane, residenti nel capoluogo umbro come richiedenti asilo politico. Il gruppo di pusher, radicato nel mercato della droga perugino, riforniva centinaia di clienti  avendo come base logistica alcuni immobili nel centro storico.

Diciotto denunce Sono 18 le persone denunciate, ritenute responsabili dei reati di detenzione e cessione di droga in tutto il territorio della provincia di Perugia. Per dodici di loro, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso delle misure restrittive eseguite. Per nove di loro è scattato l’obbligo di dimora, essendo ritenuti responsabili del reperimento, trasporto, detenzione e vendita della droga sul mercato perugino. Due cittadini africani, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora e all’obbligo di firma presso gli uffici di polizia per la loro “particolare pericolosità”, ritenuti i collegamenti con i fornitori e con ruoli direttivi nel gruppo. Infine, un uomo del Mali, domiciliato a Roma, è stato arrestato perché ritenuto il fornitore della droga.