Cambiamenti climatici, il “Manifesto di Assisi” raggiunge circa 2000 adesioni

Il documento viene presentato venerdì nel Sacro Convento della città serafica. Attesi nella città di San Francesco il premier Conte e il presidente del Parlamento europeo Sassoli

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La presentazione del documento nel Salone Papale del Sacro Convento di Assisi

ASSISI – Nel salone Papale del Sacro Convento, venerdì mattina si sono dati appuntamento tutti i firmatari del Manifesto di Assisi, documento contro la crisi climatica che ha raccolto circa 2000 adesioni tra rappresentanti di istituzioni e del mondo economico, politico, religioso e della cultura.

La presentazione Per i saluti istituzionali sono intervenuti il sindaco di Assisi, Stefania Proietti; la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco. “I criteri di sostenibilità ambientale li sentiamo da molto tempo, oggi c’è bisogno di passare alle azioni concrete – ha ricordato la Tesei – la nostra regione, definita cuore verde d’Italia, può scrivere una parte importante di questo percorso, con i sacrifici di tanti amministratori locali che da qualche anno hanno iniziato a credere a un futuro di sostenibilità e speranza”. Nel Salone papale del Sacro convento, coordinati dalle giornaliste Maria Latella e Giuseppina Paterniti, si incontrano per la prima volta i firmatari: il presidente di Symbola, Ermete Realacci; il custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato; il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini; il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia; l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace e
l’Amministratore Delegato di Novamont, Catia Bastioli. Nel corso della giornata, sono attesi ad Assisi anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli e il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi.

Impegni del Manifesto Uno degli obiettivi del manifesto, a cui si contano oggi si legge, “è mettere in campo politiche serie e lungimiranti per azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050”. Nel testo del documento viene ricordata l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, come punto di partenza per la costruzione di una ‘nuova economia’ che metta al centro l’ambiente e le persone, sfruttando la sfida della crisi climatica come occasione “per mettere in movimento il nostro Paese in nome di un futuro comune e migliore”. Ai partecipanti a questa giornata, i frati di Assisi consegneranno un tau verde, il simbolo usato da San Francesco come sigillo e firma, che oggi diventa simbolo “di una nuova alleanza verso l’ambiente e il creato”. La realizzazione dei tau, con legno d’ulivo, è stata affidata alle detenute del carcere di Perugia.

Cambiamenti climatici La presentazione del “Manifesto per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica” al Sacro Convento di Assisi arriva dopo che l’Italia ha registrato un aumento record del +156% di tornado, tempeste di pioggia, grandine, ondate di gelo e di calore negli ultimi cinque anni, peggio che in altri grandi paesi come Spagna, Francia e Germania. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti sulla banca dati europei degli eventi estremi ESWD che ne ha rilevati in media più di 4 al giorno lungo la Penisola con
pesanti conseguenze sull’economia, sul lavoro e sull’ambiente nel 2019, che è stato in Italia il quarto anno più caldo dal 1800 con una temperatura superiore addirittura di 0,96 gradi rispetto alla media di riferimento dopo i record di 2014, 2015 e 2018 secondo
elaborazioni Coldiretti su dati Isac