‘Giovanni Guidi Digital Tour’. Prosegue il progetto on line

Tanti contenuti originali e in esclusiva, diffusi dal sito del pianista folignate, per portare il jazz nelle case degli italiani. Un modo per tornare a lavorare con il pubblico, nonostante il Covid 19

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Giovanni Guidi, in uno dei live inediti del digital tour

FOLIGNO- Prosegue il Giovanni Guidi Digital Tour, il progetto ideato dal pianista umbro in questo particolare periodo di emergenza sanitaria da Corona Virus. Dopo avere portato, seppure virtualmente, la musica attraverso le pagine social dei club e dei festival jazz italiani, l’iniziativa prosegue con alcune originali novità in esclusiva.

In attesa di poter ricominciare a condividere momenti insieme, collegandosi al sito www.giovanniguidi.it/digital-tour sarà possibile, in cambio di una piccolissima donazione, seguire quattro concerti  inediti registrati in casa, con ottima qualità audio e video. E, per avere costantemente accesso a materiale inedito e realizzato ad hoc per l’occasione, c’è anche la possibilità di sostenere Giovanni Guidi attraverso la popolare piattaforma Patreon (www.patreon.com/GiovanniGuidiJazz), diventando a tutti gli effetti dei mecenati dell’arte.

“Per i lavoratori della cultura e dello spettacolo, la situazione oggi è forse ancora più difficile di un paio di mesi fa -sottolinea il pianista folignate-  perché non si sa ancora con certezza quando si potrà tornare a lavorare e in che modo. Per questo, dopo aver sperimentato con un ottimo risultato di pubblico un vero e proprio tour nelle pagine di festival e club della penisola, ho deciso di strutturare la mia attività sul web in modo da rendere la fruizione qualitativamente ancora migliore, offrendo contenuti esclusivi a chi vorrà seguirmi. In queste settimane ho suonato tanto, gratuitamente e per raccogliere fondi da destinare a progetti di valenza sociale. L’incertezza del futuro mi obbliga purtroppo a capire come poter continuare a fare il mio lavoro anche nei prossimi mesi, e per questo ho deciso di sperimentare questa nuova forma di partecipazione, chiedendo un piccolo sostegno in cambio della mia musica. Per chi fa il mio lavoro -conclude Giovanni Guidi- l’interazione con chi ascolta non può essere sostituita da niente, e per questo non vedo l’ora di poter tornare a suonare. Ma visto il momento la rete rappresenta l’unica soluzione per poter continuare a lavorare e so che anche molti miei colleghi si stanno muovendo in questa direzione”.

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