
FABRIANO – Nuovi passi avanti nella vertenza Indelfab (ex Merloni ed ex JP Industries) dopo la decisione dell’azienda, guidata dall’imprenditore Giovanni Porcarelli, di avviare la procedura di mobilità per 584 dipendenti ex JP, tra Umbria e Marche. A rischio ci sono anche i 279 lavoratori dello stabilimento di Gaifana.
Tavolo istituzionale Nella giornata di lunedì, infatti, a Fabriano si è svolto il tavolo istituzionale tra Fim, Fiom e Uilm di Marche e Umbria, insieme alle rispettive confederazioni, e la sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico Alessia Morani. Presenti al vertice anche i sindaci e gli amministratori dei Comuni di Fabriano, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, così come l’assessore della Regione Marche Loretta Bravi. Assente invece la Regione Umbria. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito unitariamente che non esiste alcuna disponibilità ad accordi sulla procedura di mobilità. “È indispensabile il ritiro della procedura – hanno rimarcato Fim, Fiom e Uilm – e una piena garanzia della continuità di sostegno al reddito dopo il 6 settembre, per la tenuta sociale dei territori”. Il Governo, da parte sua, si è impegnato ad individuare soluzioni con le istituzioni locali e le parti sociali, per dare delle prospettive occupazionali reali ai territori, con o senza l’imprenditore.
Apprezzate dai sindacati le proposte della sottosegretaria Morani, e delle istituzioni, che hanno già chiesto all’azienda il ritiro della procedura e prospettato la ricerca di possibili soluzioni, anche alla luce degli strumenti messi a disposizione dal decreto Rilancio. I sindacati hanno però rimarcato l’assoluta necessità di costruire “prospettive di lungo periodo” che riportino lavoro e sviluppo in quelle che oggi sono vere e proprie “cattedrali nel deserto” delle aree interne umbre e marchigiane. Nei prossimi giorni i sindacati convocheranno le assemblee con i lavoratori in attesa della convocazione al Mise, prevista dalla sottosegretaria entro la metà di settembre.
Porcarelli risponde “no” La sottosegretaria al Mise, Alessia Morani, oltre ad annunciare la convocazione del tavolo al Mise a settembre, ha anche rivelato di aver incontrato l’imprenditore Giovanni Porcarelli e di avergli chiesto di ritirare la procedura di mobilità. Richiesta, però, caduta nel vuoto. Il Governo, tramite la sottosegretaria Morani, si è impegnato ad individuare soluzioni con le istituzioni locali e le parti sociali per dare delle prospettive occupazionali reali ai territori, con o senza l’imprenditore, garantendo che si potranno utilizzare ammortizzatori sociali anche se non ci sarà il ritiro della procedura e ribadendo la volontà per cercare progetti di industrializzazione per tutto il territorio. Intanto, i lavoratori incassano il sostegno e la solidarietà del vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara: “La mia vicinanza agli operai che spero di incontrare al più presto”.
Fioroni su assenza Regione Umbria al vertice “Continuiamo a monitorare la vicenda riguardante l’area di crisi Antonio Merloni – J.P. Industries con attenzione, data la significativa incidenza sull’apparato produttivo dei territori e riteniamo necessario avviare un percorso in grado di darle soluzione positiva”: così l’assessore regionale Michele Fioroni in merito all’incontro istituzionale a Fabriano sulla vertenza Indelfab. Presenti i sindacati, i sindaci e gli amministratori dei comuni interessati e la Regione Marche. “Abbiamo prontamente richiesto in data 20 agosto – ha spiegato ancora Fioroni – la convocazione di un tavolo urgente al Ministero dello Sviluppo Economico considerati gli sviluppi recenti che hanno riguardato la J.P.. La Regione Umbria non era presente al tavolo riunitosi a Fabriano in quanto non formalmente convocata da chi ha promosso l’iniziativa”.
Annalisa Marzano
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