Coronavirus, al via i test rapidi nei laboratori privati dell’Umbria

Dal 6 maggio, a disposizione della cittadinanza, i test sierologici in 20 strutture di diagnostica di laboratorio ad un prezzo calmierato

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Laboratorio d'analisi privato

PERUGIA – Il settore sanitario privato dell’Umbria si mobilita contro il coronavirus: la Regione Umbria ha definito un protocollo con una serie di prescrizioni per l’esecuzione dei test sierologici “rapidi” nei laboratori privati.

Percorso condiviso Dal 6 maggio, sono a disposizione della cittadinanza, i test sierologici in 20 strutture di diagnostica di laboratorio ad un prezzo calmierato. Su tutto il territorio regionale sono venti i laboratori privati che, dall’inizio di aprile, tramite le loro rappresentanze, hanno proposto alla Regione di attivare un protocollo condiviso per mettere in rete le strutture diagnostiche ed incrementare lo screening e il monitoraggio del virus, in vista della “fase 2”. La richiesta era stata quella di convocare un tavolo tecnico per affrontare il tema dei test sierologici in modo da coordinare l’aiuto che il settore privato avrebbe potuto dare all’interno del piano regionale contro il coronavirus, consapevoli degli effetti negativi di attività non coordinate e al di fuori di contesti e percorsi sanitari definiti. La “piena disponibilità” dei 20 laboratori diagnostici “a collaborare, con le modalità ritenute più opportune, alle attività di screening sierologico avviate dalla Regione Umbria”, è stata accolta e confermata come mostrano le disposizioni in merito pubblicate in queste ore dall’amministrazione sanitaria regionale. Il Protocollo definito dalla Regione Umbria, e ratificato dal Cor (Centro Operativo Regionale), prevede una serie di prescrizioni e delinea l’attività delle strutture private per l’esecuzione dei test sierologici che saranno disponibili nei 20 laboratori a partire dal 6 maggio ad un prezzo calmierato di 40 euro (test qualitativo).

Accesso alla prestazione L’esecuzione del test è rivolta esclusivamente ai cittadini “asintomatici” e solo previa prescrizione medica e prenotazione telefonica. Per i pazienti minorenni, sarà necessario l’accompagnamento di chi ha la patria potestà, mentre per i pazienti con disabilità è indispensabile la presenza di un tutore. L’esito del test, sia positivo che negativo, verrà trasmesso, per fini epidemiologici, ai competenti Servizi Isp dell’Azienda Sanitaria Locale. E’ stata predisposta un’apposita Web APP per il trasferimento dei dati. In caso di risultato “positivo” del test sierologico, il laboratorio deve immediatamente segnalare il caso positivo al Servizio di Igiene e sanità Pubblica competente per territorio per i provvedimenti del caso. Il soggetto sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti con test molecolare (tampone), che rimane, ad oggi, il solo test diagnostico in grado di identificare i soggetti infetti e potenzialmente diffusori di infezione. Al fine di garantire il monitoraggio sulle modalità di espletamento dei test e la valutazione dei risultati nella attuale fase epidemica, è prevista la costituzione di un Comitato regionale che comprenderà un rappresentante per i laboratori privati.

Per prenotare i test Sarà indispensabile la prescrizione medica e la prenotazione telefonica direttamente al laboratorio prescelto. Questo l’elenco delle 20 strutture in cui è possibile effettuare i test al prezzo calmierato: Alexander Flaming (Bastia Umbria), Analisi Sammartini (Foligno), Analysis (Spoleto), Bidiesse (Ellera di Corciano), Bioanalisi (Spello), Casa di cura Liotti (Corciano), Biolab (Deruta), Centro diagnostico Trasimeno (Castiglione del Lago), Clinilab (Ponte San Giovanni), Galeno (Perugia e Città di Castello), Geochim (Gualdo Tadino), Istituto analisi cliniche Minerva (Perugia), Istituto di analisi Marcello Malpighi (Castel del Piano), Jacaroni centro diagnostico (Terni), Lab 2000 (Assisi), Laboratorio analisi cliniche A. Bassi (Perugia), Lab Todi (Todi), Lari (Perugia), Salvati diagnostica (Terni), SwissLab (Perugia). Il test sarà comunque disponibile anche in altre strutture, oltre alle 20 già segnalate, come ad esempio al Laboratorio Biochimico Tiferno di Città di Castello.