Coronavirus, la Regione chiede rinvio della Plastic tax: “Servono stimoli, non maggiori costi”

In Umbria l'impatto del virus preoccupa sempre di più il tessuto economico. L'assessore Fioroni: "Economia in calo drastico"

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L'assessore regionale allo Sviluppo economico Michele Fioroni

PERUGIA – La Regione Umbria “suggerisce” il rinvio di un anno dell’entrata in vigore della Plastic tax, dal 1 luglio 2020 alla stessa data del 2021, per il “drastico rallentamento dell’economia” a causa dell’epidemia di coronavirus. Una situazione che – secondo Palazzo Donini – sta “mettendo in estrema difficoltà la grandissima parte delle imprese, che si sono trovate a far fronte a diverse difficoltà quali le interruzioni della supply chain, cali di domanda, il rallentamento delle attività di vendita e comunicazione, cancellazione di eventi, la lievitazione dei costi legati alle misure di contenimento e, nei casi più gravi, la riduzione dei turni di lavoro o addirittura il fermo degli stabilimenti, con conseguenze occupazionali”. “Le imprese ora più che mai – sostiene la Regione Umbria – necessitano di energici stimoli alla ripartenza, e non sarebbero in grado di sostenere ulteriori aggravi di costi”. La Regione Umbria ha suggerito il rinvio dell’entrata in vigore della Plastic tax attraverso l’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni.