
Dalle indiscrezioni trapelate da ambienti sanitari, sarebbero negative le analisi diagnostiche disposte sul primo caso “sospetto” di contagio da Coronavirus segnalato in Umbria. I test saranno ripetuti nelle prossime ore, ma al momento sembra scongiurata l’ipotesi di un primo paziente con sintomi sul territorio umbro (AGGIORNAMENTO ore 22).
Il caso era stato reso noto dalla Regione al termine della riunione della task force che si è tenuta al centro di Protezione civile di Foligno. Le condizioni del paziente sospetto (non è stato comunicato se si tratti di un uomo o di una donna) non presentano al momento alcuna criticità. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, rispondendo all’agenzia Ansa.
“Viene monitorato e non ci sono attualmente motivi di preoccupazione”, ha aggiunto Coletto. Il paziente – isolato in un reparto di degenza ordinaria – è stato sottoposto ai tamponi e i risultati sono attesi nelle prossime ore. “Domani avremo l’esito definitivo – ha spiegato Coletto – ma non c’è motivo di preoccuparsi. Si tratta solo di misure di prevenzione”. L’assessore ha sottolineato che il caso umbro è stato trattato “come tutti gli altri sospetti in Italia, secondo un protocollo standard”.
La “piena operatività” della macchina organizzativa della Regione per fronteggiare e prevenire la diffusione dell’infezione da Coronavirus, “in linea con le direttive nazionali”, è stata ribadita nella riunione della task force dedicata, presso la sede della Protezione civile, a Foligno (in foto). A presiederla la governatrice Donatella Tesei, con il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, e il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario. La riunione è stata anche finalizzata a un confronto in videoconferenza con il comitato operativo del dipartimento nazionale della Protezione civile, per ricevere indirizzi e direttive per la gestione organizzativa. Al termine, sono state ribadite le raccomandazioni per il rispetto delle norme igienico sanitarie. Misure “efficaci” – è stato spiegato – per prevenire i contagi. Inoltre è stata sottolineata la necessità di rivolgersi telefonicamente al medico di famiglia in caso di sintomi influenzali senza recarsi negli ambulatori o ai pronto soccorso.
Sono state 80 le chiamate ricevute nella giornata di oggi dagli operatori del numero verde attivato dalla Regione Umbria () per i cittadini che hanno la necessità di avere notizie sulle modalità di contagio da Coronavirus e sulle misure da adottare anche a scopo di prevenzione.
A differenza degli altri giorni nei quali le chiamate in media non avevano superato le dieci, dopo le notizie dei casi accertati in altre regioni e di uno “sospetto” da verificare sul territorio regionale, gli operatori hanno registrato un’impennata. Arrivano prevalentemente dall’Umbria con la richiesta di notizie sul caso sospetto e sulla tempistica del risultato delle analisi di laboratorio per accertare il reale contagio. La Regione ha reso noto che è stato deciso di potenziare, a partire dalla prossima settimana, il numero di operatori con competenze sanitarie che risponderanno al numero verde.