
PERUGIA- Tornano anche quest’anno a Perugia I giovedì in Fondazione, gli incontri promossi dalla Fondazione Perugia Musica Classica presso la propria sede in Piazza del Circo. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, dedicata a vere e proprie lezioni-concerto su temi legati alla Storia della Musica, prende avvio giovedì 6 febbraio con la prima conferenza su Il pianoforte: uno strumento da viaggio. Da Jane Austen a Ernest Hemingway; un ciclo a cura di Stefano Ragni, pianista e Docente di civiltà musicale italiana all’Università per Stranieri di Perugia, in programma per altri tre appuntamenti fino al prossimo 27 febbraio.
“Per tutto l’Ottocento romantico -spiega Stefano Ragni- il pianoforte è lo strumento su cui la borghesia europea riversa le sue proiezioni musicali. Strumento da casa, da salotto, da aula di concerto il pianoforte si diffonde in ogni dove, dagli Stati Uniti al remoto, estremo Oriente. La società, protesa nel grande progetto dell’industria e del commercio, affida alla tastiera del pianoforte un ruolo di straordinaria creatività che si riflette nei romanzi, nelle opere figurative, nella poesia e nelle cronache di viaggio. Nel Novecento il pianoforte, attraversato da nuovi atteggiamenti compositivi, dal jazz alla musica sperimentale, mostra la capacità di sostenere la sfida della modernità, evidenziando una polimorfica capacità di adattamento. Oggi, nel riflusso del linguaggio compositivo, Allevi, Piovani, Bollani, Einaudi si presentano al pubblico ancora seduti alla tastiera del pianoforte”.
I giovedì in Fondazione, proseguiranno, poi, a partire dal 5 marzo con un secondo percorso di altri quattro incontri dedicati a Gli strumenti, colori dell’Orchestra, curato da Piero Caraba, Docente di Teoria dell’Armonia e Analisi delle forme compositive del Conservatorio di Musica Francesco Morlacchi di Perugia.
“Non esiste una corrispondenza univoca e oggettiva tra note e colori -dice Piero Caraba- ma è inequivocabile che l’idea musicale sia spesso legata ad un’immagine, spesso ben definita anche nei dettagli cromatici. Anche uno strumento apparentemente meccanico e “in bianco e nero” come il pianoforte può evocare una infinita gamma di chiaroscuri, grazie alla gestione dei rapporti dinamici fra le varie voci che compongono un accordo o una trama polifonica. I maggiori compositori utilizzano gli strumenti dell’orchestra per disegnare con i suoni, dando forme, contorni e colori alle loro idee musicali”.
Un percorso, in programma fino al 26 marzo, che sarà realizzato insieme agli studenti del Conservatorio di Perugia, con numerose sorprese sul piano tecnico e musicale.
Tutti gli incontri, si terranno presso la Sala San Savino della Fondazione Perugia Musica Classica con inizio alle ore 17. L’ingresso è di 2 Euro per ogni appuntamento, fino ad esaurimento posti. Vista la ridotta capienza, è consigliata la prenotazione al numero , o scrivendo a .
Enrico Tribbioli
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